Come separare il siero dal kefir di latte?

Il Kefir di latte è buono nella sua forma semi liquida ma anche denso da mangiare come una crema.
Spesso leggo nei commenti e nelle e-mail una certa difficoltà a separare il siero dal prodotto della fermentazione; vediamo insieme da vicino tutta l'operazione filtraggio.
Mettiamo in chiaro subito che non si tratta di una faccenda matematica: se rimane un po' di siero mescolato al Kefir, non succede niente di grave anche se per alcune preparazioni come per il lievito madre e per degustazioni golose, potrebbe essere necessario utilizzare il Kefir nel suo stato meno liquido.

Il Kefir è buono con o senza siero




Nella foto vedete il mio colino in acciao inox 100% a maglie strette mentre appoggiato su un contenitore di vetro avviene l'operazione filtraggio del siero.


Separare il siero del Kefir in modo semplice


In un video della pagina KEFIR VIDEO si può vedere in dettaglio come agire con il vaso di vetro pieno di Kefir fermentato, vi invito a copiare il mio sistema collaudato.
In pratica metto il colino come un cappello sopra al vaso che contiene il Kefir fermentato (dopo 24/30 ore di fermentazione in un luogo buio). Usando entrambe le mani, una tiene il colino e l'altra il vaso in posizione, capovolgo il tutto e appoggio il colino sopra un contenitore adeguato. A questo punto attendo qualche minuto in cui lentamente il siero percorre le pareti del vaso e va a posizionarsi nella parte bassa. Quando lo farete, sentirete anche il rumore del liquido che si muove...borbottando!
Appena vedo cadere alcune gocce di siero trasparente sul contenitore, inizio lentamente a vuotare il vaso di tutto il suo contenuto dentro al colino. I ciccioli e il composto fermentato creano da soli una barriera che viene oltrepassata dal liquido trasparente simile all'acqua (leggermente giallo, ma liquido come acqua). Questo è il mio modo collaudato per separare il siero dal Kefir.

Tempi per separare il siero dal Kefir di latte


A volte il siero cade facilmente attraverso il colino, a volte ci vogliono alcune ore!
Se il vaso contiene molti fermenti vivi, saranno essi stessi a creare una ulteriore barriera al prodotto fermentato per lasciar cadere solo la parte sierosa e trasparente.
Se nel vaso ci sono pochi fermenti, diventa fondamentale utilizzare un colino a maglie molto strette o in sostituzione, aggiungere un panno ben pulito che raccoglierà il Kefir lasciando andare solo il siero.
Se avete lasciato fermentare il Kefir oltre le 30 ore, potrebbe presentarsi molto siero e poco composto. In questo caso il filtraggio sarà veloce e vi consiglio di non estrarre tutto il siero, altrimenti non ci sarà molto composto da mangiare!

Nessuno impedisce di riprendere tutto ciò che cade nel contenitore e avviare un secondo filtraggio, fino alla estrazione del solo siero trasparente.
Il tempo effettivo necessario al filtraggio dipende da quanto Kefir è in produzione e da quanto se ne vuole ottenere come prodotto finale da consumare.

In termini di minuti, il tempo che dedico ogni giorno al filtraggio del siero si aggira mediamente sui 20/30 minuti. Mentre il siero scende dal colino faccio altre faccende, non rimango certo a guardare. Ormai riconosco a occhio quando è ora di iniziare a spingere il composto sul colino. Metto da parte il siero in un diverso contenitore e procedo con l'estrazione del Kefir bianco, fino a lasciare nel colino solo tutti i fermenti vivi.

Usiamo il colino giusto

L'uso del colino di acciaio inox e il contatto tra i fermenti e il metallo non è grave né letale per i ciccioli del Kefir. Non lasciatevi influenzare dalle leggende che derivano dai tempi in cui si usava il ferro o altri utensili ossidabili.
Il mio colino è intatto nonostante l'uso quotidiano, ma non pretendo sia eternamente perfetto, quindi sono pronta a cambiarlo con uno identico nuovo, nel caso dovessi accorgermi di imperfezioni causate dal tempo. Esattamente come farei per qualunque altro utensile in uso nella mia cucina.

ESPERIMENTO SCADENZA DEL KEFIR

Ho ancora il vasetto chiuso in frigo con del Kefir denso sigillato dal giorno 8 gennaio 2010.
L'esperimento per capire a che punto si formano i batteri della muffa e si può dichiarare il Kefir andato a male...continua!
Non si vede nessun cambiamento e dopo averlo annusato devo dire che non si sente nessun odore sospetto. A questo punto direi di andare avanti ad oltranza!
Vi terrò aggiornati.

Commenti

  1. vorrei dare un piccolo consiglio a tutti coloro che come me soffrono di gonfiori addomoinali consumando latte e bevande gassate,e ultimamente ho sentito molta gente che anche BEVENDO KEFIR hanno questo problema:Se non volete rinunciare ai benefici del kefir,durante la fermentazione fate formare più siero possibile in modo da eliminarlo con il filtraggio,se dopo 24 ore non vedete molta separazione di siero, mescolate tutto e lasciatelo ancora qualche ora,otterrete un kefir molto denso e molto digeribile,nessun gonfiore di stomaco o d'intestino....stavolta la cavia sono stata io!!!

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  2. Ciao, mi chiamo Anna e da circa 3 mesi sono Kefiriana.... volevo chiedere se è possibile fare la ricotta anche senza latte di capra ed, eventualmente cosa cambia. Grazie in anticipo.
    Anna

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  3. Ciao Kefiriana Anna! Sei ansiosa di fare la ricotta con il Kefir? Non ti sei accorta che togliendo tutto il siero durante il filtraggio, ottieni già un composto simile alla ricotta? :)
    Se ti piace sperimentare le varie ricette per la ricotta, ricorda che si tratta di utilizzare solo il SIERO del Kefir. Ogni tipo di latte produce un SIERO differente a contatto con i fermenti vivi. A volte è semplice estrarlo, altre volte diventa abbastanza difficile! Questo primo ostacolo potrebbe rendere il latte di pecora e quello di mucca più adatti a fare la ricotta col siero del Kefir. Fammi sapere come procede il tuo esperimento!

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  4. Salve
    Vorrei sapere se in estate la preparazione del kefir deve essere fatta tenendo i grani con latte dentro una borsa frigo
    Grazie mille

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    1. La fermentazione del latte intero fresco da parte dei fermenti vivi del Kefir avviene a temperatura ambiente della cucina. Se nella tua cucina in estate si superano i 26/27 gradi noterai una velocizzazione della fermentazione oltre le classiche 24/30 ore. Questo fatto non è ideale per diversi motivi, non ultimo il dover cambiare il latte più spesso del solito. Altra problematica dell'eccessivo calore ambientale è la probabile formazione della pellicola giallastra sulla superficie del vaso dove i fermenti vivi e il latte entrano in contatto con l'aria. Se non si sta attenti ad eliminare bene la pellicola giallastra e a togliere le eccedenze di fermenti vivi ad ogni filtraggio...si rischia un cambiamento del sapore del Kefir che diventa meno amabile, più acidulo e frizzante. Per questi motivi è consigliabile mantenere l'ambiente circostante al vaso in fermentazione ad una temperatura media normale. Cerca un sistema a te congeniale, senza esagerare con refrigerazioni forzate che ti complicano la vita! Come dico sempre: l'avventura con la produzione del Kefir di latte non deve diventare un supplizio per chi se ne occupa! Il Kefir è vivo e quindi reagisce all'ambiente, ma è anche rustico, forte...quasi immortale! Pensa a seguire un buon metodo, pensa a dargli del buon latte intero fresco di frigorifero, pensa a mangiarne ogni giorno almeno 200 grammi e in fine...pensa alla tua salute e non dimenticarti mai di cambiare il latte con regolarità e di mantenere sempre le proporzioni ottimali tra latte e fermenti vivi. Metti un grosso vassoio sotto al tuo vaso e nei giorni più torridi appoggia vicino al vaso un mattone refrigerato....potrebbe bastare per la salute della fermentazione e per la tua praticità! Stai al sicuro dal covid-19 e goditi l'estate. Grazie per avermi dato l'opportunità di ribadire alcuni concetti basilari, utili per chiunque tema di non riuscire a gestire adeguatamente il Kefir in casa! Ciaoo

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