Come estrarre il siero del Kefir e non perdere i fermenti vivi

I tre elementi derivati dalla fermentazione del latte intero fresco per l'azione dei fermenti vivi del Kefir si presentano ogni 24 ore in un composto variegato. La crema densa e bianca va separata dai fermenti vivi agglomerati o sminuzzati; tra questi 2 elementi si inserisce il siero liquido e trasparente, presente in diverse proporzioni e nettamente visibile, staccato dal Kefir. I fermenti vivi e la crema densa appaiono strettamente legati, mentre il siero scivola via se filtrato nel modo giusto.

Come estrarre il siero senza perdere parte del composto bianco e i ciccioli del Kefir è un dilemma per tutti i produttori di Kefir. Chi possiede fermenti vivi di taglia minuscola, teme di perderli durante la manovra di filtraggio. Chi produce con una piccola quantità di latte e fermenti non vuole rischiare di ottenere meno della dose quotidiana di Kefir consigliata per vedere benefici sulla salute.
Partendo dal presupposto che ogni manovra non rovina in alcun modo il Kefir, si tratta di scegliere gli strumenti e il metodo più idoneo a salvaguardare il prodotto finale e a farci risparmiare tempo.

Lista dei metodi più usati per estrarre il siero:
1) Capovolgere il contenitore sul lavandino e lasciar fluire il siero tenendo la mano o un cucchiaio sull'imboccatura.
2) Inserire una cannuccia da bibita dentro al contenitore e aspirare il liquido fino a farlo confluire su un diverso contenitore (simile a come si preleva il vino dalle damigiane).
3) Con un cucchiaio si asporta piano piano la maggior parte del liquido, il resto si mescola al Kefir e poi si versa in un colino.
4) Si capovolge il contenitore riempito di composto ben fermentato, su un colino a maglie strette e si poggia su una ciotola nella quale confluirà tutto il siero liquido, oltrepassando i fermenti e il Kefir.

La quarta opzione è quella che suggerisco personalmente a tutti i neofiti del Kefir. In una sola mossa si prepara l'azione finale al netto del siero liquido: l'estrazione vera e propria del composto bianco denominato KEFIR di LATTE.
Scegliete un colino di buona qualità, in plastica o acciaio inox 100%.
Il diametro del colino dovrebbe essere proporzionato al quantitativo di prodotto che dovrà contenere.
La dimensione delle maglie dipende dalla dimensione dei fermenti vivi:
Chi produce con fermenti di grossa taglia, può usare anche lo scolapasta! Chi produce con fermenti vivi del Kefir in formato minuscolo, deve usare un colino a maglie molto strette.
Si deve togliere prima di tutto il siero, in seguito si deve spingere con un cucchiaio sull'ammasso restante, facendo scendere, attraverso i fori del colino, la maggior parte di crema bianca ma neanche un pezzetto di fermenti vivi.
Non vi accanite sui fermenti in questa ultima fase!
Muovete e spingete i fermenti ammassati sopra al colino, fino a vedere chiaramente la loro forma e quantità.
A questo punto e solo adesso, potrete prelevare uno dopo l'altro, i 2 cucchiai scarsi di fermenti vivi che andranno a fermentare nuovo latte (circa 700ml)  in un nuovo ciclo di fermentazione.

Chi usa le bustine di fermenti liofilizzati NON vedrà alcun fermento depositato sul colino. Dalle notizie allarmate che mi giungono continuamente tramite email, NON risulta che dai fermenti liofilizzati possano nascere i ciccioli così come potete vederli in moltissime immagini di questo Blog.

Nota finale
Tenete sotto controllo la crescita rigogliosa dei veri fermenti vivi del Kefir; eliminate, congelate o donate le eccedenze che si creano ad ogni cambio del latte. Troppi fermenti rendono il Kefir più acido, perchè peggiorare il sapore di un Elisir gradito e utile a grandi e bambini?
Se avete inventato un metodo alternativo e funzionale, scrivete un commento e condividete le vostre scoperte con tutti i Kefiristi che cercano di ottimizzare la propria produzione casalinga di Kefir di latte.